sabato 23 febbraio 2013

http://www.zingarate.com/malta/malta-low-cost-in-cinque-giorni.html


Dalla Sicilia voliamo insieme a corvy sull'isola di Malta per una vera vacanza low cost. Tra mare cristallino, preziosi dipinti e cupole maestose, ci farà scoprire questo gioiello nel mezzo del Mediterraneo


Autore: corvyPeriodo: febbraio 2009
Se avrete la fortuna di poter andare in questo incantevole posto non lasciatevela sfuggire perchè è un isola che vale proprio un bel viaggetto. La temperatura è ottima anche nel periodo invernale, grazie alla sua posizione geografica (si trova nello stesso meridiano di Tunisi ma più a Sud). La nostra avventura è iniziata con l’offerta Ryanairprimo volo per Malta da Trapani il 5 febbraio 2009 e noi subito disponibili a riempire l’aereo con 0,01 euro a persona per volo.

Alla mia famiglia (appena due adulti e 4 bambini da 11 anni a 18 mesi), si sono unite una coppia e una famiglia di amici (2 adulti e 2 bambini di 9 e 7 anni). Come riporterà il quotidiano “La Sicilia” :” nel volo inaugurale anche 6 bambini”: Evviva siamo sul giornale e non è quello della scuola! L’entusiasmo per preparare il viaggio è alle stelle, i bambini sono felicissimi e raccontano a tutti che partiremo per Malta ed ecco arrivare i commenti: “Avete fiducia che riuscirà a restare in volo un aereo che vi fa pagare così poco? “Noi non rispondiamo: si sa quello che diceva la volpe dell’uva che non riusciva a prendere: “Tanto è acerba” ma noi il volo l’abbiamo preso. La mattina siamo partiti separatamente secondo le disponibilità dei rispettivi parenti: da noi si usa così: disturbare i parenti più prossimi per farci accompagnare e riprendere all’aeroporto. 

malta_1

Abbiamo organizzato la nostra mini vacanza (da giovedì 5 a lunedì 9) in questo modo:ricerche su internet per scoprire cosa c’era da vedere, estenuanti ricerche di mappe per tom tom di Malta (non siamo riuscite a trovarle tranne… quando siamo ritornati da Malta: ci sono su Garmin e su “I Go”: un classico, vero?), suggerimenti tratti da Zingarateprenotazioni alberghiere e noleggio auto all’insegna del low cost. Il Momento alla Fantozzi inizia all’aeroporto: la prima coppia ci dice che non si passa con più di un bagaglio a mano e che bisogna superare la prova gabbiotto: ed ecco che mio marito fa sentire il suo allegro vocione: “te lo dicevo di non esagerare con l’imbottitura delle valigie”. 

Purtroppo avevo comprato le valigette per l’occasione: molto belline ma con una base ampia che si riesce a restringere non riempiendole troppe così inizia l’avventura fantozziana: la prima valigia non entra (manco a calci e pugni!!), e neanche la seconda, la terza con gran fatica (è un modello classico cinese con troppe cerniere all’esterno ma compatta così con tanta buona volontà entra ma a difficoltà esce!). Mi sposto con tutta l’allegra brigata e inizio a trafficare con le valigie: qualcosa la sposto qua e la metto là e ritorno a fare la prova gabbiotto che per ben tre volte mi dice: “riprova sarai più fortunata”. 

Mio marito si arrende ma io con calma (siamo arrivati molto presto all’aeroporto quasi 2 ore in anticipo con il web check in) e invito i bambini ad una nuova abbondante colazione per smaltire il pranzo a base di panini, che si trova in uno zaino. La buona volontà c’è ma la capienza dei loro pancini non è sufficiente: utilizzo la bellissima sacca (nuova) in cotone ( che sarebbe servita per riporre i vestiti sporchi) come bagaglio a mano: è stata questa l’idea che ci ha salvati dai terribili Bags Guardians della Ryanair: siamo 5 persone (il bebè non ha diritto al bagaglio,ahimè!) e quindi 5 bagagli a mano: devo dire che dopo i vari tentativi di prova gabbiotto (fortunatamente senza tanti testimoni: tranne i nostri amici che continuano a ridere a crepapelle e a mio marito che sembrava non essere più un uomo di razza bianca tanto si era innervosito) attraversiamo il primo blocco

Il secondo controllo, quello sui liquidi mi ha trovato già sfiancata: non ho opposto alcuna resistenza: ho fatto bere ai bambini i succhi di frutta ed ho consegnato le bottigliette tranne quella per il piccolino. Il volo procede bene: puntualissimi in una bella giornata di sole atterriamo all’aeroporto vicino La Valletta, ritiriamo 2 auto (una Fiat Doblò e una Panda) e via per il tempio di Hagar Qim. Dopo 15 minuti la Panda ha bisogno di benzina. Già le auto ce le hanno consegnate con poca benzina anche se abbiamo pagato 20 euro perché c’era già inserita. La ricerca dell’autostazione si rivela difficoltosa così mettiamo benzina anche nel Doblò: scelta sbagliata perché lo restituiremo con la benzina (l’accordo era restituire l’auto senza benzina!!).
Arriviamo al tempio e iniziamo la discesa sotto il sole per aggiungere il piccolo Tempio di Mnajdra: quanto è piacevole assaporare questo profumo d’aria campestre, vedere questo mare azzurro incontaminato, sentire il canto degli uccellini (in mezzo ai rumori di rincorsa dei ragazzi!): ok, ci fermiamo un attimo qui per sgranocchiare i nostri mezzi panini. Osserviamo da fuori senza pagare perché ci sono lavori in corso, ritorniamo e chi si reca al bar (l’acqua costa quanto un superalcolico!!) io e pochi altri paghiamo l’ingresso al tempio: notevoli le aperture nelle rocce fatte senza strumentialcuni disegni a spirale: belle le foto ricordo. Risaliamo in macchina: destinazione la grotta blu. Pochi minuti e siamo già arrivati: adesso ci è chiara la distanza fra le varie attrazioni: vuol dire che riusciremo a visitare tutto ciò che ci proponiamo (della serie le ultime parole famose!). 

malta_2

La grotta blu è veramente incantevole: l’ammiriamo dall’alto e scattiamo foto a propulsione, osserviamo una barca che vi entra dentro e ci proponiamo di ritornarci un altro giorno. Andiamo verso Saint Julians dove abbiamo prenotato un albergo con angolo cucina allamodica cifra di 11 euro a notte per 4 persone: Dragonara Apartments. Le critiche su internet erano molte così eravamo tutti preparati al peggio invece: c’erano i letti, l’angolo cottura e tutto era ben pulito. Gli uomini si occupano di allestire la nostra sala cena (spostano un tavolo e le sedie da un’altra stanza) e noi donne prepariamo una succulenta… spaghettata. Dopo cena tutti fuori a visitare Saint Julian. Ci troviamo nel centro della movida: i locali sono pieni di gente e tutti hanno i tavolini all’aperto quasi come se fosse estate, effettivamente la temperatura è mite. 

Venerdì mattina: colazione abbondante con latte e pan di Spagna locale (ottimo), panini pronti per il pranzo e in macchina alle 9.30 verso la grotta di San Paolo. Trovare la strada che collega Saint Julians a Rabat è un po’ un’impresa ma poiché le distanze sono brevi perdersi non è una tragedia (in termini di tempo, in termini di pazienza un po’ meno:potrebbero migliorare la segnaletica!). 

Iniziamo la visita da Rabat: parcheggiamo davanti la chiesa Santa Caterina: visitiamo il chiostro ampio e suggestivo, (vi è pure la sede della Radio Maria Maltese), la chiesa con una statua particolare: si racconta che abbia lacrimato sangue, un maltese insiste per raccontarci la storia di questa madonna in maltese: apprezziamo con sorrisi ma non comprendiamo nulla). 

All’uscita decidiamo di fare due passi e di andare alla grotta a piedi: una breve ma bella passeggiata. Le case hanno quasi tutte davanti al portone d’ingresso una bella ceramica con il viso della Madonna nonché il nome scritto su ceramica in bella vista ( sarebbero i nostri nomi scritti sui campanelli: che idea decorativa!). Passiamo davanti ad una scuola dove vediamo ancora 2 ingressi distinti: uno con scritto “boy” e un altro “girl” (scopriremo dopo che le scuole hanno ancora classi non miste: solo maschi, solo femmine e gli ingressi li utilizzano proprio come tanti anni fa: da un lato le femminucce dall’altro i maschietti). 

Il cuore del cavaliere di Malta nel Duomo di Siena


http://www.lindipendenza.com/duomo-siena-cuore/

di MIRELLA SINIS
Il Duomo di Siena, oltre ad essere tra le cattedrali più belle della penisola, serba diversi enigmi, celati dietro la carica storica e archeologica del luogo. Oltre il conosciuto “Quadrato di Sator” all’esterno dell’edificio e il bellissimo pavimento dalle sfaccettature esoteriche, la chiesa custodisce un piccolo tesoro che in pochi conoscono: in un’urna è stato posto il cuore di un Cavaliere di Malta.
Ne parla Isabella Dalla Vecchia (fondatrice di www.luoghimisteriosi.it) sulla rivista di archeomisteri “Fenix” descrivendo uno degli angoli più misteriosi del Duomo. Davanti alla cappella di San Giovanni Battista, nel transetto sinistro è presente il monumento sepolcrale in memoria del Gran Maestro dei Cavalieri di Malta, Marc’Antonio Zondadari. Il corpo fu sepolto a Malta, nella Cattedrale di San Giovanni La Valletta, ma secondo sue precise volontà, il cuore venne portato qui, nel Duomo di Siena.
Il monumento è stato scolpito da Giuseppe Mazzuoli che ha voluto rappresentare la statua del cavaliere in ginocchio rivolto verso la cappella di San Giovanni Battista, santo particolarmente amato dai cavalieri di Malta. La statua di Marc’Antonio in direzione della cappella, sarebbe in tal modo rivolta anche ai fedeli, senza porgergli le spalle. Sotto di essa un contenitore in marmo conserva il suo cuore e sopra la corona lo scudo araldico, insieme ai trofei di guerra e a due angeli che tengono in mano le croci di Malta.
I maltesi furono contrari a questa scelta, per il patriottismo nei confronti dell’isola, ma anche per via della ”separazione” del cuore dal corpo a riprova della sua importanza. Per gli egizi, ricorda Isabella Dalla Vecchia, “il cuore era lo scrigno che conteneva tutto il nostro essere: esso veniva posto sulla bilancia e pesato di fronte al giudizio di Osiride”. Anche per molte altre religioni nel cuore e’ racchiusa l’anima e Marc’Antonio, per motivazioni tutt’oggi ignote, ha voluto e ottenuto che appartenesse per sempre a Siena.